Partiamo, lasciando l'auto presso il parcheggio ai piedi dello Schloẞ Bruck al limitare della città di Lienz (Attenzione il paercheggio chiude alle 17.00!!!). Dal parcheggio prendiamo subito il percorso ciclabile che ci fa passare sotto la statale e ci troviamo lungo il lato sinistro del fiume Isel, qui troviamo il bergrettung e altre costruzioni per poi diventare pista ciclabile in sede protetta.

Seguiamo in questo percorso i cartelli che indicano l'itinerario n°22. Ci immergiamo nel bosco, ma non facciamo tempo a prendeci la mano che arriviamo ad un punticello in legno che ci riporta lungo la riva destra dell'Isel subito dopo poco più di un chilometro.

Percorso anche il secondo chilometro troviamo sulla sinistra un ponte sospeso sull'Isel, fermata d'obbligo. Pedalando, progressivamente lasciamo sulla destra Oberlienz e man mano che maciniamo i metri e affrontiamo le curve dolcemente si avvistano i tetti di Ainet.

Tra i campi spunta il campanile di Ainet e dopo quasi 7 chilometri sulla destra abbiamo anche un laghetto. Tanti sono i punti informativi e dove potersi fermare a riposarsi (panchine) o punti picknick, per cui questo itinerario può essere percorso anche solo in parte fino ad una meta piacevole.

Dopo circa un'altro chilometro passiamo la strada che porta alla frazione Plone e sulla destra prima del ponte un campeggio e un ristorante.

I prossimi 7/8 chilometri passano via seguendo il sinuoso andare dell'Isel, campi, montagne e qualche maso, il panorama è proprio bello!
Eccoci giunti a Sankt Johann im Walde, qui la pista ciclabile dedicata e sul lato destro del fiume finisce e siamo costretti a imboccare il ponte sulla sinistra e prendere la strada secondaria che percorre i campi sul lato sinistro dell'Isel.

Il percorso ufficiale ci fa pedalare lungo la strada, ma diventa fastidioso per il passaggio di alcune automobili e moto, vi consiglio di prendere subito dopo il ponte il lungoargine sulla destra, è sterrato e tranquillo, qui troveremo altri ciclisti e qualche persona che passeggia (questa variante l'ho affrontata in ritorno e merita!!).

Qui, nel 2023, ho perso le indicazioni dell'itinerario e passando la statale ho preso la cista ciclabile che porta a fianco fino a Moos e poi ho proseguito sulla statale stessa (molto trafficata, direttrice Nord/Sud da tedeschi, olandesi e danesi) per 3 km fino al primo ponte che si collega con Feld. Nel 2024, invece, anche complice il fatto che ho percorso lo sterrato lungo Isel, sono arrivato nel cuore di Huben e ho passato la statale nel punto giusto dove ho trovato di fronte un ponticello che mi ha portato dall'altra parte lungo la strada secondaria che porta fino a Feld. (in leggera salita!!)

Invece, sempre a Huben prima della chiesa, attraversata la statale (prestare attinzione!!) c'è una passerella ciclopedonale che ci collega con la strada secondaria dall'altro lato dell'Isel, strada più tranquilla e meno trafficata.

Da Huben si comincia a salire, ma è una pendenza del 5/6/8%. Passato il paesino di Feld (spledida la chiesetta!!) la strada s'immerge nel bosco e abbiamo l'unico strappo del percorso al 8%.

E' breve e si scende subito e in lontananza intravvediamo l'abitato di matrei. Ancora pochi chilometri e saremo arrivati. La strada secondaria si ricollega alla statale e per circa un chilometro la dovremo percorrere, poi si trova un marciapiede/pista ciclabile fino alla stazione della cabinovia.

Da qui si vede bene la valle Virgental sulla sinistra che porta al Groẞvenediger mentre davanti abbarbicato sulla collina c'è Matrei e in posizione dominante la chiesa, monumentale con il suo campanile. Merita una visita la chiesa e il cimitero ai suoi piedi.