Italia - Friuli Venezia Giulia - Val Canale - Tarvisio Boscoverde - Carnia - FVG1

Settembre 2023

Tutta in discesa!!! Erano anni che volevo farla e alla fine ci sono riuscito! In effetti volevo arrivare fino a Gemona del Friuli, ma l'ultimo pezzo su strada statale mi ha talmente disturbato che ho scelto di chiuderla alla stazione ferroviaria di Carnia. Questo è un pezzo della ciclabile Alpe Adria che da Salisburgo arriva fino a Grado, percorribile a tappe da tutti. Mi ha sempre affascinato riprercorrete l'antico tracciato del treno ora dismesso e la ciclabile, per come sono i Furlani, è stata una vera rivelazione. Bellissima, tenuta molto bene, con parecchie possibilità di soste e punti per pic-nic o soste ristoro a pagamento.
Partiamo dalla stazione ferroviaria di Tarvisio Boscoverde a quota di circa 800mt, sarà anche la nostra meta finale perchè in qualsiasi punto è possibile prendere il treno e tornare indietro. Dopo una leggera salita fino a Camporosso, la ciclabile è tutta in discesa. Adatta a tutti e soprattutto alle famiglie. Prestare attenzione per le strade asfaltate perchè sono percorse da automobili.

 

Percorso: 1 - Tarvisio Boscoverde Stazione SF - 0Km - 800mt - 0 minuti
2 - Tarvisio - 2,5Km - 804mt - 8 minuti
3 - Camporosso - 5,4Km - 859mt - 17 minuti
4 - Ugovizza - 11Km - 826mt - 30 minuti
5 - Malborghetto - 13,8Km - 786mt - 37 minuti
6 - Bagni di Lusnizza - 19Km - 695mt - 50 minuti
7 - San Leopoldo - 21,6Km - 665mt - 56 minuti
8 - Pontebba - 25,2Km - 624mt - 1h 12 minuti
9 - Pietratagliata - 28,3Km - 592mt - 1h 19 minuti
10 - Dogna - 32,8Km - 525mt - 1h 29 minuti
11 - Chiusaforte - 38Km - 456mt - 1h 50 minuti
12 - Resiutta - 45,5Km - 382mt - 2h 12 minuti
13 - Moggio Udinese - 50Km - 370mt - 2h 28 minuti
14 - Dogna - 32,8Km - 525mt - 1h 29 minuti
15 - Carnia Stazione SF - 60,1Km - 323mt - 2h 47 minuti

16 - Venzone - 65Km - 243mt - 3h 02 minuti
17 - Gemona - 73,5Km - 198mt - 3h 29 minuti


Durata: 2h 47 minuti fino a Gemona --> 3h 29 minuti
Lunghezza:  60,1Km fino a Gemona --> 73,5Km
H max: 873mt
H min: 320mt fino a Gemona 198mt
Dislivello: 670mt giù 190mt su
Pendenza media: 1/2%
Tornanti: 0

 

Tipologia di terreno:
Asfalto: 60,1Km fino a Gemona -->73,5Km
Strada bianca/sterrato:
Strada sterrata tecnica:
Sentiero:
Erba:

 

Gli orari sono indicativi, il percorso è stato eseguito con il mio passo, le mie forze e con molte pause per documentare tutto.

 

Parcheggiamo la macchina o nel parcheggio della stazione di Tarvisio Boscoverde (molto gettonato!) o nel parcheggio al di là del fascio dei binari alla partenza della ciclabile per la Slovenia. Anche questo molto frequentato, ma meno. Invece di prendere la ciclabile in direzione Slovenia, torniamo indietro verso Tarvisio centro. Passiamo il fiume Slizza, spettacolare l'orrido che si presenta a noi e il ponte del trenino che passa ad alta quota ci lascia incantati.

Passati dall'altra sponda, si arriva brevemente al bivio, a sinistra si va verso Tarvisio, a destra verso l'Austria. La striscia d'asfalto della grandezza dei binari della vecchia ferrovia rendono più piacevole la pedalata. La pista sin dalle prime pedalate è molto frequantata non solo da persone e gruppi in bicicletta ma anche da molti pedoni che passeggiano. La giornata assolata favorisce lo stare all'aria aperta. Qualche consiglio facciamo attenzione perchè le gallerie, e ce ne sono parecchie, l'aria è piuttosto umida e quindi nelle giornate estive si potrebbe rischiare di effettuare svariati sbalzi di temperatura. Il percorso è semplice, in fondo basta seguire la striscia d'asfalto, è sostanzialmente tutta dritta senza grossi cambi di destinazione, sempre molto ben segnalata e in sede propria.

Prima tappa del nostro percorso: Tarvisio. Passato il centro, dove è possibile anche noleggiare biciclette per chi ne fosse sprovvisto, passiamo il ponticello sopra via Roma e guadagnamo i campi fuori dalla cittadina. Poche pedalate e siamo già a Camporosso.

 Sin da qui è possibile intuire le vestigia di questo percorso ferroviario. Nei punti in cui c'erano le stazioni si aprono ampi spazi, dove c'erano i binari e gli scambi, oppure si possono trovare strutture riconvertite a ristoro per i ciclisti.

Appena passato Camporosso e passando sotto le arcate della autostrada troviamo il portale che indica quante persone prima di noi sono passate per di là su uno schermo a led rossi. Non sopo passati neanche una decina di chilometri e troviamo la prima stazione ferroviaria abbandonata, quella di Valbruna Lussari. La gita è dolce il viaggiare ondeggia nella valle prima a destra poi a sinistra del fiume Fella, sempre molto dolcemente disegnando ampie curve e sempre immersi nel verde che se non sono dei campi sono dei boschi che ci sommergono di profumi e colori.

Ecco pian piano si apre a noi la piana di Ugovizza, splendida nella sua apertura. Qui si può trovare una pistina da BMX e il primo punto ristoro avendo riadattato la stazione ferroviaria.

Passata Ugovizza, costeggiamo Malborghetto e dopo varie curve e passato un ponticello di nuova costruzione, anche Bagni di Lusnizza. La giornata è piacevole e il sole ci ragala il meglio dei paesaggi e del panorama. Poche pedalate e dopo essere passati sotto lo svintolo autostradale per l'uscita di Pontebba arriviamo nel cuore della cittadina. Passare sotto il viadotto autostradale non è piacevole, ma poi Pontebba ci regala molta vitalità.

Attenzione valutate bene se continuare perchè poi ci saranno parecchi chilometri e non ci sono altre stazioni ferroviarie dove poter prendere un treno per tornare indietro. Passato il centro di Pontebba appena fuori dalla cittadina e alle propaggini della stazione ferroviaria, lasciamo via Cavour e prendiamo la rampa sulla destra che ci riporta a un livello sopraelevato rispetto alla strada, stiamo riprendendo il vecchio tracciato ferroviario, da qui inizieranno le gallerie.

Prestiamo attenzione perchè in questo tratto del percorso iniziano gli scorci mozzaviato, paesi incastonati tra le rocce, ponti ferroviari di metallo, cascate che fanno salti spettacolari, gallerie a stufarsi... tutto molto ben segnalato e curato. Primo paesino che incontriamo dall'altra parte della valle è Pietratagliata.

La gola è stretta e piena di lussureggiante vegetazione e si arriva presto a Dogna, sempre dall'altro lato del percorso.

Le vecchie stazioni ferroviarie possono diventare un'ottima palestra per poter lasciare la propria impronta pittorica e dimostrare così le proprie abilità graffittare. (graffito che si vede anche in auto dall'autostrada!!) Si passa da una parte all'altra della valle su splendidi ponti ferroviari che ci ricordano altre epoche.

Oramai sono passati quasi 38 chilometri e arriviamo al paesino di Chiusaforte, con possibilità di rifocillarsi.

Poco dopo si ripassa dall'altra parte della valle. percorsi altri 8 chilometri arriviamo alla ex stazione ferroviaria di Resiutta oggi trasformata in ristorante.

La ciclabile come l'abbiamo conosciuta fino a questo momento terminerà poco dopo (2,5km) alla stazione abbandonata di Moggio Udinese. Qui le indicazioni risultano proprio poche e sbagliare è facile, io ci sono cascato... soprattutto sembra incredibile che bisognoa percorrere la strada statale, eppure è così. Ma dopo pochi chilometri ci troviamo nei pressi di un'abitato e lì, seguendo le indicazioni, arriviamo alla stazione ferroviaria di Carnia.

Il mio percorso è terminato qui e ho ripreso il treno fino a Tarvisio, qui ci sono le biglietterie automatiche, il teno è tenuto benissimo e non ha nulla da invidiare a quelli austriaci.
Percorrendo altri 10 chilometri tra la statale e strade più interne si riuscirebbe ad arrivare anche a Venzone e successivamente a Gemona del Friuli, ma questo sarà oggetto di un'altra avventura!

 

https://www.komoot.com/it-it/tour/1288664897

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